Обложка итальянского издания
— Non ti ho chiesto di essere la mia amante.
— Cosa? Ma io pensavo— si blocca.
Vedo il suo cervello surriscaldarsi. Di certo un uomo così non si inginocchia con un cesto di rose e un anello in velluto. Allora cos’altro potrei volerle offrire? Un lavoro? Una parte in un film, magari?
Qualcosa come: “Abbiamo deciso, io e il compianto Tarkovskij, di co-dirigere un prequel di Liza Povera, e tu sei perfetta per il ruolo. Naturalmente ci sarà un provino…”
Cos’altro? Ricchezza?
Aspetto. Lascio spazio all’immaginazione. Poi calo l’asso.
— Diventerai la mia schiava — dico con tono calmo e neutro, mentre porto alla bocca l’ultimo pezzo di bistecca ancora grondante sangue.
Un silenzio così carico da far strappare la pagina perfino a Gogol’, con il suo celebre “le parole colpirono come un fulmine”.